Già nel I secolo d.C. si parla, in
Roma, di popoli “germanici”, ma la definizione è vaga e si
applica genericamente a tutti coloro che sono stanziati oltre il
confine settentrionale dell'Impero.
Fra il III e il IX secolo d. C. i
popoli germanici provenienti dall'Europa orientale e settentrionale
invadono i territori dell'Impero romano. Si tratta dei Goti, dei
Vandali, dei Longobardi, dei Burgundi, dei Sassoni, degli Alamanni,
che si stanziano in Italia, in Gallia, in Europa centrale, nella
penisola iberica, sconvolgendo l'organizzazione politica ed economica
dei territori imperiali.
Se rivolgiamo l'attenzione all'estremo
nord vediamo che, a partire dall'VIII secolo, altri popoli germanici,
abitanti nelle regioni scandinave, estendono il proprio controllo
sull'Islanda e sulla Groenlandia, giungendo addirittura, nel X secolo
(e quindi ben prima di Cristoforo Colombo), a toccare le coste
settentrionali del continente americano. Si tratta dei Normanni
(uomini del nord), chiamati anche Vichinghi o Variaghi.
Mentre gli altri popoli germanici non
conoscono o comunque utilizzano pochissimo la navigazione, i Normanni
si spostano quasi esclusivamente sull'acqua e tendono quindi a
conquistare e colonizzare isole o zone costiere. D'altro canto, il
nome Vikingr indicherebbe, secondo alcuni studiosi “chi va
di golfo in golfo” e ciò confermerebbe il loro amore per la
navigazione.
Oltre che in Islanda e Groenlandia, i
primi stanziamenti normanni si trovano sulle coste inglesi, scozzesi
(le isole Shetland e le isole Orcadi rimarranno sotto il controllo
dei Vichinghi fino alla fine del XV secolo), e irlandesi (ai Normanni
si attribuisce la fondazione di Dublino). Essi si stanziano inoltre
sulle coste francesi affacciate sulla Manica. La loro abilità di
navigatori li porta poi ad esplorare le coste della penisola iberica,
ad entrare nel Mediterraneo, a giungere in Sicilia, in Grecia, a
Costantinopoli. Partendo dal mar Baltico essi risalgono i grandi
fiumi dell'Europa orientale e giungono fino a Kiev.
Queste imprese sono rese possibili
dalle eccezionali doti delle navi normanne: leggere, robuste veloci,
esse si spostano sia grazie alle vele sia con l'uso dei remi. Il loro
pescaggio è molto moderato e questo consente di avvicinarsi alle
coste anche dove non vi sono porti e di risalire facilmente i fiumi.
I Normanni sono divisi in varie
popolazioni, provenienti principalmente dalla Norvegia, dalla Svezia
e dalla Danimarca, ma del punto di vista dei popoli mediterranei essi
formano un unico gruppo. La loro regione è politeistica e, dal punto
di vista cristiano, vengono quindi definiti “pagani”.
La vita sociale dei Normanni è
organizzata con criteri che prefigurano quelli delle moderne
democrazie. Fin dal X secolo gli abitanti normanni dell'Islanda
costituiscono una sorta di parlamento (Althing), nel quale si
discute dei problemi comuni e si affrontano i conflitti fra i gruppi
familiari. Fra i Normanni le donne godono di diritti fondamentali,
possono chiedere il divorzio e guidano le famiglie.
Nell'Italia meridionale i Normanni si
stanziano fra l'XI e il XII secolo, dando vita a esempi di buon
governo.
Con la battaglia di Hastings (1066), i
Normanni guidati da Guglielmo il Conquistatore sconfiggono i Sassoni
guidati da Aroldo II (che muore durante lo scontro). Guglielmo viene
solennemente consacrato re d'Inghilterrra nell'abbazia di
Westminster.