domenica 9 ottobre 2011

Testi di Democrito e su Democrito



Sul comportamento egli esseri umani e sulla ricerca della felicità così si esprime Democrito:

1) Astieniti dalle colpe non per paura ma perché si deve.

2) La felicità non consiste negli armenti e neppure nell'oro; l’anima è la dimora della nostra sorte.

3) Gli uomini invocano la salute dagli dei con le preghiere, e non sanno che essa è in loro potere; ma siccome per intemperanza operano contro di essa, sono essi stessi che tradiscono la propria salute a causa delle passioni.

4) Le bramosie violente per certe cose accecano l'anima riguardo tutto il resto.

5) Saggio è colui che non si cruccia per le cose che non ha, ma gode di quelle che ha.

6) La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.

7) Non è degno di vivere colui che non ha neppure un solo buon amico.

8) L'amicizia di uno solo, che sia intelligente, val più di quella di tutti gli altri presi insieme.

10) Ogni paese della Terra è aperto all'uomo saggio: perché la patria dell'animo virtuoso è l'intero universo.

11) L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.

12) Chi cede sempre davanti al denaro, non sarà mai uomo giusto.

13) Si deve essere veraci, non loquaci.

14) Chi preferisce i beni dell'anima sceglie ciò che ha pregio più divino; chi preferisce quelli del corpo, sceglie beni umani.

15) La perfezione dell'anima fa scomparire la deformità del fisico, mentre la forza del corpo scompagnata dal raziocino non rende affatto migliore l'anima.


Riflessioni di Aristotele a proposito di Democrito

È del tutto erroneo il supporre di dare un principio sufficiente col dire che è sempre o accade sempre così: che è la concezione a cui Democrito riconduce le cause della natura, in base alla considerazione che i fenomeni del passato si sono prodotti nello stesso modo di ora; e la causa dell’eterno, poi, non ritiene di dover ricercare.
Vi sono poi di quelli che attribuiscono al caso la causa dell’esistenza di questo nostro cielo e di tutti i mondi: dal caso deriva il vortice e il movimento che separò gli elementi e ordinò nella sua forma presente l’universo (...). E quel che fa veramente meraviglia è che, mentre dicono che gli animali e le piante né esistono né nascono fortuitamente, sebbene hanno una causa, sia poi questa la materia o la mente o qualcosa di simile (giacché da ogni singolo seme non viene fuori ciò che capita, ma da questo qui viene l’olivo, da quell'altro l’uomo ecc.), affermano per contro che il cielo e tutto quanto vi è di più divino tra i fenomeni derivano dal caso e che non vi è affatto per essi una causa analoga a quella che c’è per gli animali e per le piante.

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