venerdì 10 ottobre 2014

Dalla deposizione dell'ultimo imperatore romano all'affermazione del feudalesimo

appunti raccolti da Alekos Zonca

Dopo la deposizione, avvenuta nel 476, di Romolo Augustolo (ultimo imperatore romano d'occidente), il controllo della penisola italica viene assunto dal barbaro Odoacre


Moneta che riproduce le fattezze di Odoacre
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Contemporaneamente, in Gallia, il potere viene assunto dal re dei Franchi Clodoveo. 
Con un lungo e sanguinoso conflitto, Teodorico, re degli Ostrogoti, riesce a strappare a Odoacre il controllo dell'Italia.
Intorno al 500 d.C. inizia la conversione al cristianesimo dei Franchi.
Nel corso del VI secolo, a causa dei continui conflitti e del completo abbandono delle vie di comunicazione, la vita delle popolazioni europee si fa sempre più difficile: i commerci sono quasi impossibili, le carestie imperversano,i saccheggi e le violenze sfuggono a ogni controllo.

Nella prima metà del VI secolo, per ordine dell'Imperatore d'Oriente Giustiniano, si compie la raccolta e la classificazione di un'immensa quantità di documenti che, riuniti nel "Corpus Iuris Civilis", attestano l'ampiezza e la profondità della cultura giuridica romana. 
Nel 535 ha inizio la guerra greco-gotica, con la quale Giustiniano intende conquistare i territori dell'ormai devastato Impero d'occidente e ricostituire l'unità degli antichi territori romani. 
La guerra provoca stragi crudeli e spaventose devastazioni: si tratta forse del periodo più drammatico dell'intera storia d'Italia.
Terminata la guerra con la vittoria dei Bizantini, entrano in Italia - provenendo dall'Europa nord-orientale - i Longobardi guidati dal re Alboino ed inizia un nuovo periodo di violenze. I Longobardi ottengono il controllo di una gran parte della penisola, sconfiggendo quasi ovunque i Bizantini.

All'inizio del VII secolo la predicazione di Maometto diffonde la religione monoteista islamica, che accoglie e sintetizza elementi del giudaismo e del cristianesimo, ottenendo un'immediata adesione fra le popolazioni della penisola arabica. Nel 632 Maometto muore. I suoi successori, detti "califfi" riuniscono nella propria persona il potere politico e quello religioso.
Nel corso di pochi anni le popolazioni del Medio oriente entrano a far parte di un ampio impero islamico, in continua espansione.
Durante i successivi cento anni, l'Islam si espande in tutto il Nord Africa e nella penisola iberica, valicando poi i Pirenei e giungendo fino alla Francia sud-occidentale.

Nel 753 il re dei Longobardi Astolfo entra in conflitto con il papa Stefano II che si pone sotto la protezione dei Franchi. Inizia un periodo di tensione fra Longobardi e Franchi, che si concluderà con il prevalere di questi ultimi, guidati dal re Carlo. 
L'incoronazione di Carlo Magno
Con un succedersi di lunghe e sanguinosi conflitti Carlo riesce a impadronirsi di tutta l'Europa centro-occidentale. Nell'800 il papa Leone III incorona Carlo 
(noto come Carlo Magno), attribuendogli la carica di imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo consolida la sua autorità attraverso la compenetrazione tra potere civile e potere religioso. Dall'età di dodici anni, tutti i sudditi di Carlo Magno devono convertirsi al cristianesimo, giurare fedeltà all'imperatore e sottostare al servizio militare. 
In una cripta situata nel  Grossmünster di Zurigo si trova una statua risalente al XII secolo che rappresenta Carlo Magno 
Si tratta della prima grande alleanza tra “trono” e “altare” poiché Carlo Magno vuole che il suo potere sia confermato da Dio: d’altro canto  il papa è interessato dalla protezione che un popolo forte e compatto come quello dei Franchi può dare alla Chiesa. Il Sacro Romano Impero sarà in seguito identificato come Primo Reich (il Secondo nascerà nel 1871 per opera del cancelliere prussiano Bismarck con l'imperatore Guglielmo I, il Terzo nel 1933 per opera di Hitler). 
Il Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno unisce quasi tutte le tribù nomadi appartenenti alle popolazioni barbariche. Un compito svolto sia dall’unificazione franca, sia dalla religione cristiana, che si definirà cattolica dopo la scissione che porterà alla formazione della chiesa ortodossa. 
Con Carlo Magno diventa sistematico l'uso dei "capitolari" (ordinanze divise in capitoli), con cui si regolano i problemi organizzativi dello stato.

La divisione dell’impero tra i discendenti di Carlo Magno sarà alla base della successiva frammentazione in feudi, elemento caratteristico di tutto il medioevo. Si assiste così alla disgregazione dell’appena nato Sacro Romano Impero, che darà vita a tanti territori sottomessi ad un aristocratico locale detto feudatario (il cui potere deriva dall'aver giurato fedeltà al sovrano), o ad un abate se questi territori fanno parte di un abbazia, comunità religiosa che gode di un forte grado di autonomia. 

La decadenza dell'Impero d'Oriente

Dopo il tentativo vano di riappropriarsi dell’Italia durante la guerra gotico-bizantina, l'Impero d'Oriente entrerà in una condizione di lentissima ma inesorabile agonia. Negli ultimi decenni della sua esistenza l'Impero sarà praticamente ridotto alla sola città di Bisanzio (Costantinopoli). Nel 1453 l'Impero bizantino sarà definitivamente abbattuto e Costantinopoli diventerà capitale dell'Impero ottomano, assumendo poi il nome di Istanbul.

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